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Il Sollievo
dei Sintomi

Sintomi
Il Mal di schiena non è una malattia ,solo un sintomo!
Si ritiene che il mal di schiena non riferibile ad una causa specifica,definito lombalgia comune in quanto rappresenta l'80%
dei casi,
possa essere condizionato dalle caratteristiche fisiche e dalla attività svolte quotidianamente.
In parte cambiando alcune abitudini e praticando un programma di educazione posturale ,quindi un esercizio fisico si può avvertire un miglioramento.


Cenni di patologia
La Scogliosi,curva importante del rachide sul piano frontale,insorge in età giovanile ed è in questo momento che si può intervenire per limitarne l'evoluzione.
Non va confusa con gli atteggiamenti sulla deformazione ossea,ma solo una posizione non corretta .
infatti con una adeguata educazione ginnica sportiva ...es.i l nuoto possono ridurre le formazioni eccentuate posture della colonna.


Iperlordosi Ipercifosi 
Rettilineizzazione
delle curve del rachide,
sono l'aumento e l'annullamento delle curve della colonna vista lateralmente.
Si possono considerare patologiche quando sono in particolare accentuate.
In qusto caso si possono determinare una capacità di assorbimento degli urti ed un aumento di stress meccanico su tutte le struttere del rachide.


L 'Artrosi
Degenerazione delle articolazioni e delle ossa che si instaura con l'età,quindi legata con l'invecchiamento dei tessuti ed eltri fattori costituzzionali,come il sovrappeso,le attività lavorative pesanti.Sicuramente portano all'evoluzione.


I Consigli Utili
I consigli che seguono hanno l'obbiettivo di prevenire le ricadute e limitare i dolori del mal di schiena che nella vita di tutti i giorni ne facciamo parte.
evitate gli aumenti di peso;i chili in eccesso gravano sulla nostra schiena.
Mantenete una adeguata attività fisica ,ma evitate di forzare i vostri limiti delle vostre capacità.
Riposate un numero di ore adeguato...circa 6-8 ore
Bevete alcolici in maniera moderata,se eviterete è meglio!
Evitate o moderate il fumo,che grava la situazione della circolazione arteriosa.


In Automobile
Cercate di regolare il sedile in un modo che si adatti alla vostra persona.
La distanza del volante deve consentire di tenere le braccia flesse e la schiena ben appoggiata al sedile.
Non Sdraiatevi ,non tenere le braccia distese,la posizione deve facilitare il movimento di sterzo senza alcun movimento o cambio di posizione o avvicinamento al volante per vedere gli specchietti o retrovisore.


Attività Sportive
Praticere uno sport adeguato alla vostra età e allo stato di salute che in quel momento vi appartiene.
Gli Sport adeguati sono mirati alla tutela della vostra schiena.
Previligiate le attività di resistenza piuttosto di velocità e potenza.
Siate costanti ,ma soprattutto quando inizierete uno sport semplice come la corsa ...per migliorare la resistenza e il fiato ,cercate di moderare inizialmente la durata della corsa e la frequenza alla settimana.
Se sforzerete complicherete la situazione dando problemi sulle articolazioni.
Chi ama passeggiare ,dovrà fare attenzione alla scelta delle scarpe,sono preferite quelle in grado di ammortizzare l'impatto con il terreno ,duro,sdruciolevole,sassoso.

Se già non siete degli appassionati ...cioè dei dilettanti, evitate di scegliere sport con un'impegno muscolare asimmetrico come il Tennis.Squash .
Altri Sport che sollecitano la schiena sono :
Equitazione,la corsa,il motocross,la mountainbike,lo sci da neve,lo sci d'acqua.


 
Nuoto
E' consigliato per la maggior dei casi,anche se dei determinati stili, ad esempio Rana e delfino non sono adeguati inquanto impongono un notevole sovraccarico sul tratto lompare.
Dorso e stile libero ,se eseguiti con una
respirazione ed una coordinazione corretta sono i più adatti.


Palestra
Evitare gli esercizi che vi costringono ad inarcare la schiena;è preferibile che la colonna Vertebrale rimanga appoggiata su un piano o una parete o fate in modo che il bacino rimanga in posizione retroversione.


Lo Yoga
Propone verie posizioni errate ,che mettono a rischio la colonna ,perchè si sottopone ad un sovraccarico.
Tutto viene programmato per un fattore personale ,quindi gli esercizi vengono adattati, appropiati al soggetto.

Stare in piedi
Evitare di stare in piedi con la pancia in fuori.
Evitare di portare i tacchi alti che costringono la posizione iperlordosi.
Evitare di ingobbire le spalle.
Evitare di rimanere con il capo inclinato da un lato.
Evitare di tenere alzata una spalla più in alto  dell'altra.


Una volta ricercata la causa del dolore è spesso necessario assicurare un trattamento farmacologico
,efficace ,con ridotti effetti collaterali.
I farmaci sicuramente utilizzati sono gli anti-infiammatori, i miorilassanti e gli analgesici.
Nb.sarà il vs.medico di famiglia o specializzato che procederà a precisare la quantità e il dosaggio necessario.

Solo nella fase di dolore acuto è consigliabile il riposo a letto,utilizzandola posizione supina con un cuscino
sotto le gambe ...esattamente sotto incavo del popliteo(sotto  il Ginocchio)
Alternate con la posizione sul fianco ,mettendo il cuscino tra le ginocchia.
Per far sì che la postura della cresta illiaca rimanga comforme e diritta.
noterete che senza il cuscino ,il ginocchio superiore tenderà a sovralcare quello di sotto e quindi la vostra posizione del bacino sarà più spostata.

Non è Utile prolungare il riposo oltre i primi due giorni dall'insorgenza del dolore.
Sforzatevi a riprendere la vs. attività giornaliera ponendo particolare attenzione, che  lo sforzo deve essere graduato,non esagerate subito con sforzi esasperati.



Le note dolenti: Lombalgia, mal di schiena, sciatica e cruralgia

 

Cos'è

L' ernia del disco (freccia blu) ed il suo rapporto col nervo (la radice, freccia rossa) è rappresentata nella figura qui a sinistra.

Qui a destra è rappresentato l'aspetto nel cadavere, in una colonna vertebrale tagliata a metà (taglio sagittale).

Il disco sporge dal margine vertebrale e schiaccia la radice nervosa (il cordoncino bianco nella figura a sinistra) provocando dolore, spesso la sciatica.

Solitamente il disco ernia ai lati del legamento longitudinale posteriore (una sorta di nastro che unisce e copre i corpi vertebrali ed i dischi interposti) che è anche la zona prossima alla radice nervosa. Gli spazi L4-L5 ed L5-S1 (L sta per lombare e S per Sacrale!) sono interessati nel 95% con una quota rispettiva del 45 e 50%. Segue lo spazio L3-L4 col 5% circa.ernia del disco

Il dolore ed i più rari deficit muscolare o sfinterico corrispondono al livello dell'ernia discale e quindi al nervo compresso (la radice in termini medici ). Il livello L4-L5 interessa la radice di L5, L5-S1 interessa S1. L' ernia rimane di solito contenuta negli involucri naturali del disco (l'anulus), altre volte viene espulsa come frammento libero, che nel 70% dei casi migra verso il basso.

Il colpo della strega

Come si manifesta

Classicamente si manifesta in due tempi successivi: dolore lombare o lombalgia ("mal di schiena") cui col tempo si associa la sciatica, o dolore lungo la faccia posteriore dell'arto inferiore, fino alla pianta o al dorso del piede. Il dolore all'esordio può essere improvviso e violento, tanto da meritarsi il nome di "colpo della strega". Le figure a lato illustrano il colpo della strega, quindi la sede della lombalgia, e la distribuzione del dolore sciatico o sciatica.

 

Il colpo della strega

Indica un mal di schiena improvviso e violento, che "blocca" il paziente in flessione. Questo atteggiamento persiste anche per molti giorni e si attenua quando il dolore comincia a calmarsi. La lombalgia spesso precede la sciatica, ma nella fase di acuzie il dolore lungo la gamba può "mascherare" la lombalgia, ed essere il sintomo rilevante

 

La sciatica

La sciatica

L'ernia del disco si manifesta tipicamente con la sciatica, ossia dolore lungo la gamba (vedi la figura di fianco). Il dolore esprime la sofferenza radicolare (della radice nervosa, all'origine del nervo sciatico). Si tratta della radice di L5 o S1, con prevalenza dei sintomi verso il dorso (L5), o il malleolo esterno (l'osso che sporge sul collo del piede!) e la pianta del piede (S1). La cruralgia indica invece la sofferenza di L4, ed il dolore è nella parte anteriore della coscia.
Il dolore è accentuato dai movimenti della schiena, da posizioni protratte (specie la lunga permanenza in piedi o in posizione seduta), da tosse, starnuto e defecazione. Al contrario il giacere con le gambe flesse attenua il dolore.
Per approfondire

 

Altri sintomi

Al dolore si associano parestesie (sensazioni anomale della gamba, tipo formicolii) e deficit sensitivi (45%), alterazioni dei riflessi (51%) ed ipostenia o diminuzione della forza (28%). La diminuzione della forza riguarda soprattutto i movimenti del piede e può essere verificata sollevandosi sui talloni o sulle punte.
Nel primo caso indica un deficit dell'estensore lungo dell'alluce e delle dita (sofferenza di L5), nel secondo caso un deficit del tricipite surale (sofferenza di S1).
Molto raramente l' ernia si manifesta con la sindrome della "cauda equina" ossia disturbi sensitivi perineali a sella e difficoltà nel controllo delle urine e delle feci, oltre che deficit della forza degli arti inferiori, specie nei movimenti del piede.

Esame clinico

La manovra di La segue

La presenza di sciatica viene verificata con la manovra di Laségue, che si esegue col paziente supino (sdraiato sul dorso): si eleva la gamba estesa fino a provocare tensione e poi dolore nel territorio sciatico (deve comparire al di sotto dei 60°). è positivo nell'83% dei casi specie nei pazienti giovani e per ernie L5-S1.

Il La segue crociato (elevazione dell'arto non dolente) è positivo quando evoca dolore controlaterale indicando la presenza quasi certa di ernia (97%, ma con un'alta incidenza di falsi negativi). Per verificare la presenza di cruralgia si mette in tensione il nervo femorale, ossia col paziente prono (sdraiato sul ventre) si eleva la gamba.

La pressione nelle aree algiche, lungo i punti paravertebrali e lungo il decorso dei nervi interessati (sciatico o femorale) causa od accentua il dolore.

Talora bisogna differenziare la sofferenza radicolare da una patologia dell'anca.
Questa si evidenzia a ginocchio flesso o semiflesso, ruotando, abducendo e flettendo la coscia così da mettere in tensione l'articolazione coxo-femorale.




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